UNIONALIMENTARI CONFAPI: l’attività istituzionale dell’Associazione sulla normativa alimentare a favore delle PMI, in tema di reintroduzione dell'obbligo dello stabilimento per i prodotti alimentari in etichetta
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- Categoria: Comunicazioni istituzionali
Durante le ultime settimane, si è sentito spesso parlare sui media e nel web della reintroduzione dell'obbligo dello stabilimento per i prodotti alimentari in etichetta. UNIONALIMENTARI CONFAPI informa che in verità per ora si tratta più precisamente del via libera, da parte del Governo, alla delega al Ministero per procedere alla reintroduzione dell’obbligo di indicazione dello stabilimento di produzione o confezionamento, aspetti questi introdotti con lo schema di disegno di legge di delegazione europea, che prevede non solo la reintroduzione dell’indicazione in etichetta, quanto anche l’adeguamento della normativa nazionale, nello specifico il D. Lgs. 109/1992, alle disposizioni del regolamento UE n. 1169/2011 concernente la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.
UnionAlimentari ha espresso e comunicato, al Ministero dello Sviluppo Economico, le proprie perplessità circa l’introduzione di una normativa solo nazionale, pertanto vincolante solo per le aziende nazionali e per gli alimenti da queste prodotte e commercializzate sul territorio nazionale, ma non applicabile ai prodotti fabbricati o confezionati negli altri paesi.
Avevamo già chiesto nel dicembre 2014 di promuovere tale iniziativa a livello Comunitario, in sede di Commissione, proprio per evitare di introdurre un obbligo che andrà ad incidere economicamente solo sulle aziende nazionali, o quanto meno di farlo in conformità con le norme comunitarie evitando l'introduzione di nuovi obblighi e successive procedure di infrazione a carico del nostro paese. Altre al fatto di evitare che le aziende che hanno appena modificato gli impianti stampa osservando le disposizioni comunitarie, debbano nuovamente rimettere mano, con ovvio aggravio economico.
Con l'obiettivo di seguire le disposizioni comunitarie in queste ultime settimane abbiamo lavorato a stretto contatto con gli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico. Anche per evitare i frequenti errori che si verificano quando le disposizioni sono predisposte dal Ministero delle Politiche Agricole, che frequentemente introduce nuovi adempimenti non conformi al regolamento Comunitario, quale ad esempio l’indicazione dell’origine. Ricordiamo infatti, che attualmente è pendente sull’Italia una procedura di pre-infrazione proprio a causa della modifica alla normativa sul "Made in Italy” L. 350/2003 che viola gli stessi principi europei, votati e condivisi dall’Italia in sede Comunitaria.
Sostanzialmente è anche stata data un’accelerazione ai lavori sui testi per la revisione delle norme nazionali sull'etichettatura e sull'apparato sanzionatorio per le informazioni ai consumatori, per non inficiare, in attesa di una riorganizzazione dei ruoli in base alla legge delega, tutto il lavoro svolto lo scorso anno, in combinato con il Ministero dello Sviluppo Economico, lo stesso Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed il Ministero della Salute.
Il testo fino ad ora elaborato riguarda il riassetto dell’attuale D.Lgs. 109/1992, e degli aspetti relativi alle informazioni per i prodotti alimentari non espressamente disciplinate, o disciplinate solo in parte, a livello comunitario e per le quali gli Stati membri, salvo preliminare procedura di comunicazione all’Unione, possono adottare o mantenere a livello nazionale.
Nel corso delle prossime settimane informeremo debitamente i nostri Referenti sul lavoro svolto da UNIONALIMENTARI CONFAPI, nelle sedi istituzionali, a vantaggio delle PMI dei settori agricolo e della trasformazione alimentare