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IMBALLAGGI, LA POSIZIONE DI CONFAPI: "A RISCHIO CIRCA 700MILA AZIENDE DELLA FILIERA"

CONFAPI è intervenuta martedì 18 aprile u.s., in audizione presso la 4ª Commissione permanente “Politiche dell’Unione europea” del Senato della Repubblica, per esprimere le proprie valutazioni sulla proposta di Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e la direttiva (UE) 2019/904 e che abroga la direttiva 94/62/CE.  

Gabriele Muzio, esperto in materia di ambiente della Confederazione, ha ribadito ai parlamentari come il suddetto Regolamento europeo sia fonte di numerose preoccupazioni per il mondo della piccola e media industria. A destare maggiori perplessità la parte relativa allo strumento normativo proposto.  

“La scelta adottata di procedere per via regolamentare, anziché con una Direttiva, – ha spiegato – rischia di penalizzare paesi come l’Italia che hanno raggiunto risultati importanti sulla gestione degli imballaggi e che hanno sviluppato esperienze tecnologicamente avanzate di raccolta, selezione e riciclo dei materiali di imballaggio”.  

Non a caso nel 2023 l’Italia raggiungerà il 75% di imballaggi riciclati, un risultato che supererebbe di 10 punti quel 65% che l’Unione Europea chiede ai suoi Stati membri entro il 2025; per Confapi, un primato che va difeso.  

“Con questo regolamento si mettono a rischio circa 700mila aziende della filiera – ha specificato Muzio – con ripercussioni devastanti su migliaia di posti di lavoro”.   

Per CONFAPI il rischio, concreto, è che vengano travolte intere filiere strategiche del Made in Italy, con conseguenze incalcolabili sulla sicurezza degli approvvigionamenti e sulle catene di distribuzione nazionali, a loro volta fortemente integrate su scala europea. A subire i danni peggiori sarebbero le nostre imprese, ivi comprese quella della filiera alimentare, il cuore pulsante dell’economia nazionale e il settore trainante del nostro export.  

Gli imballaggi alimentari in generale, inclusi quelli monouso, sono strategici per la protezione e conservazione degli alimenti, per l’informazione al consumatore, per la tracciabilità e l’igiene dei prodotti, e svolgono una funzione essenziale riducendo gli sprechi alimentari.  

Secondo CONFAPI non è possibile tornare indietro sugli obiettivi dell’economia circolare, ma occorre rendere ancora più capillare la rete di selezione e di raccolta differenziata a livello nazionale. Per far ciò bisogna sviluppare una più forte collaborazione e sinergia tra enti ed istituzioni sia a livello nazionale sia a livello territoriale, così come tra pubblico e privato per favorire anche gli investimenti del PNRR, nell’ambito del quale si prevedono circa 2,1 miliardi di euro per la costituzione di nuovi impianti di riciclo e raccolta

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