CORONAVIRUS, nuovo protocollo condiviso : Maurizio Casasco Presidente CONFAPI: 'intesa condivisa da tutti, nessun disallineamento; l'impresa svolge ruolo sociale per lavoratori e famiglie '
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Roma, 24 Aprille 2020. (Adnkronos) - "E' fondamentale che si sia trovata un'intesa tra tutte le parti, compreso il governo. E quindi è evidente che il lavoro fatto dal ministro Catalfo e Patuanelli insieme alle Parti Sociali ha portato alla condivisione". Ad affermarlo all'Adnkronos è Maurizio Casasco, presidente di Confapi in merito all'intesa raggiunta tra governo e parti sociali sulle integrazioni al Protocollo sulle regole per la tutela della salute e dei lavoratori per fronteggiare la fase 2 di lotta e contenimento del Covid-19 a partire dal 4 maggio quando si prevede la fine del lockdown per molte aziende.
Questo risultato raggiunto, dunque, per Casasco, "è l'aspetto più importante perché non si possono raggiungere intese unilateralmente. E infatti - spiega - non c'è stato, e non ci deve essere mai, un disallineamento con posizioni individuali che non portano a niente". La condivisione tra i leader sindacali Landini, Furlan e Barbagallo è stata importante ma, oltre a quella dei ministri, aggiunge Casasco "è stata altrettanto importate la condivisione delle parti datoriali che hanno trovato una sintesi".
Casasco ribadisce quindi il ruolo sociale dell’impresa:
“L'impresa svolge un ruolo sociale perché dà il sostentamento economico non solo ai lavoratori ma anche alle loro famiglie che hanno una certezza economica anche per i prossimi anni". E' quanto sottolinea Maurizio Casasco, presidente di CONFAPI, in un'intervista all'Adnkronos nel commentare l'intesa raggiunta sulle integrazioni al protocollo che le aziende dovranno rispettare a partire dal 4 maggio con le misure di prevenzione anti covid-19. E proprio questo ruolo sociale, aggiunge il manager, è importante perché fa in modo di "ridurre tensioni sociali" che altrimenti potrebbero esplodere se non ci fosse lavoro e la gente non avesse da mangiare. "Salute e lavoro non sono disconnessi, sono allineati, ormai lo abbiamo capito perfettamente questo, ed è un'esperienza anche per il futuro - commenta Casasco. Il lavoro stesso è una condizione di salute, non solo da un punto di vista economico ma anche psicologico".