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Coronavirus: l’attività e le proposte di CONFAPI ai tavoli col Governo

Fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus Confapi si è subito mobilitata, chiedendo al Governo di mettere urgentemente in campo misure a tutela della salute dei lavoratori ed evitare così ripercussioni sul sistema produttivo. I primi tavoli sul tema si sono riuniti ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico, alla presenza dei ministri Catalfo e Patuanelli, tra il 23 e il 25 febbraio u.s.

Alle riunioni ha partecipato il presidente Maurizio Casasco, portando in quelle sedi una serie di proposte precise dettate dalle esigenze espresse dalle delle imprese sui territori. Innanzitutto ha chiesto la sospensione degli oneri contributivi e dei termini di adempimento degli obblighi tributari e fiscali. Confapi ha messo l’accento sulla necessità di estendere la possibilità di accesso a questi benefici sia alle aziende che si trovano nelle aree vicine alle zone rosse e gialle, sia a quelle di altre zone che dimostrino di aver subito danni nella catena produttiva e distributiva. Ai ministri Confapi ha chiesto inoltre maggiore flessibilità per garantire alle aziende l’accesso al credito, con particolare riguardo al Fondo di garanzia e alle banche. Le piccole e medie industrie infatti hanno marginalità inferiori e costi superiori rispetto alle grandi aziende, per queste ragioni – secondo Confapi – vanno tutelate con più forza. La Confederazione ha chiesto al Governo inoltre garantire il ricorso agli ammortizzatori sociali (Cigo, Cigs, Cassa integrazione straordinaria in deroga, Fis, con estensione della causale di ‘evento oggettivamente non evitabile’) nelle situazioni di crisi connesse o collegate all’emergenza Coronavirus. Un’ulteriore proposta di Confapi riguarda quello che l’Unione europea può fare per sostenere

l’Italia in questa fase. Secondo la Confederazione infatti, il Governo può chiedere all’Ue di non computare le spese relative a questi interventi nel Patto di stabilità. Allo stesso tempo può fare ricorso a fondi europei specifici per il sostegno al nostro sistema industriale e produttivo, in particolare per le piccole e medie industrie.

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