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La formazione delle PMI sulle tematiche giuridiche: le opportunità offerte dal FAPI, Fondo di Formazione Continua per le PMI.

La formazione sulle tematiche giuridiche per i Dipendenti ed I Titolari delle PMI è un tema sempre più rilevante e strategico, ma che spesso richiede esborsi non indifferenti a carico delle aziende e degli Studi professionali. Grazie ai finanziamenti offerti dagli Avvisi FAPI ed all’attività progettuale di API Siena ed al fattivo supporto dei  suoi Consulenti, è possibile abbattere questi costi e far crescere in sicurezza la propria azienda.

 Questi i percorsi formativi attivabili sulle principali necessità aziendali in tema giuridico, che grazie alla progettualità di API Siena, potranno essere finanziati con i prossimi Avvisi FAPI:

1) DLGS. 231/2001: Procedure semplificate per l’adozione de modelli di organizzazione e gestione (MOG) nelle PMI

formazione e seguimento del personale tecnico/amministrativo per la redazione della contrattualistica aziendale;

2) formazione e seguimento documentale nei rapporti tra azienda produttrice e consumatore ( c.d. Codice del Consumatore) e relative responsabilità

3) formazione e seguimento documentale per l’ottimizzazione dei rapporti contrattuali di origine bancaria con correlato il tema dell'anatocismo bancario.

 Stante la richiesta di molte imprese, anche di piccole dimensioni e degli Studi Professionali più strutturati, API Siena intende proporre un percorso formativo, finanziato dal FAPI, sul tema, sempre più attuale del DLGS. 231/2001.

 Di seguito un focus sui vantaggi competitivi del DLGS. 231/2001 e le migliori strategie per la sua attivazione nelle PMI.

 Il D.Lgs 231/01 istituisce la responsabilità amministrativa delle società per reati posti in essere da amministratori, dirigenti e/o dipendenti nell'interesse o a vantaggio della società/azienda ed introduce la responsabilità in sede penale della società/azienda  che va ad aggiungersi a quella della persona fisica.

Le sanzioni sono di particolare importanza perchè sono sia di carattere pecuniario ( di notevole entità) che interdittivo ( l'interdizione dall'esercizio dell'attività; la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito;
il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio l'esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi; il divieto di pubblicizzare beni o servizi).

La responsabilità coinvolge, quindi, anche il patrimonio della società/azienda e, indirettamente, gli interessi economici dei soci/titolari.

Per fare un esempio: se vi è un infortunio sul lavoro alla responsabilità penale del legale rappresentate si aggiunge quella patrimoniale della azienda.

 Ma la lista di reati che vengono sanzionati dalla “231” è molto ampia e riguarda settori importanti dell'impresa! Citiamo solo a titolo di esempio non esaustivo:

  • Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche;
  • Delitti informatici e trattamento illecito di dati;
  • Concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione;
  • Delitti contro l'industria e il commercio;
  • Reati societari;
  • Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro;
  • Reati ambientali.

Per evitare questa responsabilità il soggetto deve redigere un “modello organizzativo” ( in pratica un vademecum di comportamento dopo che si è analizzata tutta la realtà aziendale e le sue criticità) che dimostra che si è attivato precedentemente per evitare il verificarsi di reato. Attenzione: l'essere in regola con tutte le altre normative specifiche ( nell'esempio di cui sopra quelle infortunistiche)  non esclude l'applicazione della sanzione se non si è redatto il modello organizzativo.

 Ma perchè attualmente si mette sempre più l'attenzione su questa normativa?

 I motivi sono semplici ed importanti:

  1. anche per chi già ha il modello organizzativo è necessario che lo stesso venga integrato perchè con l'entrata in vigore di successive leggi ( es: la normativa anti corruzione ) si sono create nuove figure di reato che non sono “coperte” dal vecchio modello organizzativo.
  2. perchè diverse sentenze della Cassazione hanno esteso l'applicabilità della “231”oltre che alle società anche alle imprese individuali ed agli studi professionali: in sostanza a tutte quelle attività che sono definite come impresa.

 Su tali presupposti possono essere resi questi servizi, supportati dai finanziamenti offerti dagli Avvisi FAPI, di prossima uscita:

  • redazione del modello organizzativo previsto dalla 231/2001 per quelle società, imprese, studi che ancora non lo hanno adottato e che possono incorrere in violazioni;
  • variazione del modello per chi lo ha in essere ma necessita di integrazioni;
  • corsi di formazione del personale per una corretta applicazione del modello organizzativo.

 Api Siena invita quindi le imprese a mettersi in contatto con l’Associazione per esaminare assieme le necessità di ordine giuridico per poterle trasformare in un progetto formativo finanziato da FAPI, telefonando al n. 0577 938044 oppure inviando una e mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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