CONFAPI informa: Codice crisi d’impresa e insolvenza, una sintesi sul decreto di riforma
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- Categoria: Consulenza e lavoro
In attuazione della legge delega n.155/17, è stato pubblicato lo scorso 14 febbraio in Gazzetta Ufficiale, il nuovo Codice della crisi dell’impresa e dell’insolvenza contenente una riforma organica delle procedure fallimentari e concorsuali. La nuova normativa, difatti, è finalizzata a razionalizzare le procedure concorsuali attraverso dei meccanismi che consentano di avere una “diagnosi” preventiva dello stato d’insolvenza delle imprese e salvaguardare quelle che vanno in difficoltà non per incapacità imprenditoriali, ma per il verificarsi di particolari contingenze sfavorevoli.
Il decreto prevede anche una sostituzione terminologica del termine “fallimento” con quello di “liquidazione giudiziale” al fine di ridurre - conformemente a quanto già si prevede nelle omologhe normative francesi e spagnole - quell’idea di discredito sociale che storicamente è correlata alla parola “fallito”.
Tra le altre novità più rilevanti c’è quella di concedere priorità di trattazione alle proposte di soluzione della crisi che assicurino la continuità aziendale, l’avvenuta semplificazione dei diversi riti speciali delle procedure concorsuali (con la riduzione della durata e dei relativi costi) nonché l’armonizzazione delle procedure di crisi e d’insolvenza con gli interventi tesi alla tutela occupazionale dei lavoratori.
Il codice, che si struttura in ben 391 articoli, si caratterizza per un’entrata in vigore differenziata. Difatti le norme che riformano in concreto le varie procedure, saranno vigenti a partire dal 15 agosto 2020, mentre le restanti disposizioni, previste per consentire una migliore applicazione (si pensi alle modifiche introdotte al codice civile funzionali all’applicazione delle misure “di allerta”) saranno vigenti dal 16 marzo 2019.