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Imprese del settore Autotrasporto: registrazione della lettera “P” sul L. U. L e termini di conservazione dei cronotachigrafi (Interpello n. 63 del 31 luglio 2009)

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con interpello n. 63 del 31 luglio 2009, ha risposto ad un quesito presentato dalle Associazioni dell’Artigianato e delle PMI, in merito alla possibilità di continuare ad utilizzare, anche a seguito dell’introduzione del Libro Unico del Lavoro, le specifiche modalità in precedenza previste per la registrazione dell’orario di lavoro del personale mobile delle imprese di autotrasporto.

Questa la risposta in sintesi all’interpello:

“Il Ministero del Lavoro ha confermato che le ore lavorate dai lavoratori mobili di aziende di autotrasporto che adottano l’orario multiperiodale di quattro mesi, possono essere registrate sul LUL (Libro unico del lavoro) entro 4 mesi dallo svolgimento effettivo della prestazione, insieme agli elementi variabili della retribuzione.

Durante tale periodo la presenza giornaliera del lavoratore può essere rilevata mediante la registrazione della lettera “P” su LUL a condizione che venga conservata la documentazione probante l’orario di lavoro (dischi cronotachigrafi analogici e dati scaricati dalle carte tachigrafiche digitali).

L’Ispettorato nazionale del Lavoro chiarisce ora che nelle suddette ipotesi i termini di conservazione della documentazione sono così differenziati:
- l’obbligo di conservazione dei dischi cronotachigrafi rispetto all’obbligo di registrazione dei dati sul LUL è massimo di 4 mesi;
- il Libro Unico del Lavoro deve essere conservato per almeno 5 anni;
- il diverso obbligo di conservazione della documentazione del personale mobile previsto dalla normativa europea è proprio della documentazione dei dischi cronotachigrafi e non è correlato agli obblighi di registrazione dei dati sul LUL o alla conservazione dello stesso. In ottemperanza a tale obbligo i dischi cronotachigrafici debbono pertanto essere conservati per un anno”.

 

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