Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale informa: Cina, varate nuove misure per migliorare il business environment
Il Consiglio di Stato Cinese ha adottato una serie di misure, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2020, finalizzate a migliorare il BUSINESS ENVIRONMENT attraverso la semplificazione delle norme che riguardano le attività commerciali.
Si tratta di un provvedimento di 72 articoli con il quale Pechino mira a sistematizzare le diverse misure di riforma annunciate negli ultimi mesi, ad allineare il sistema domestico agli standard internazionali più avanzati e soprattutto ad affrontare il problema della burocrazia locale.
La nuova disciplina prevede la riduzione dei tempi di avviamento delle imprese, la garanzia di accesso equo al mercato e di regolamentazione trasparente, l'attuazione di politiche di riduzione delle imposte, la regolamentazione delle commissioni e degli oneri gravanti sulle imprese, la soluzione delle difficoltà di finanziamento e la semplificazione del processo di cancellazione delle imprese dai registri pubblici. In materia di accesso al credito, viene specificamente previsto non solo il sostegno dello Stato per il finanziamento a medio e lungo termine delle pmi ma anche il rafforzamento della vigilanza sugli istituti di credito in materia di condizioni di finanziamento, tariffe, requisiti di accesso al credito e relativa tempistica.
Le nuove politiche dovrebbero poi garantire parità di accesso al mercato, promuovere la concorrenza leale e rafforzare l'applicazione dello Stato di diritto. In particolare all'articolo 13 si stabilisce che le gare di appalto siano aperte, trasparenti ed eque, e che non debbano essere imposte restrizioni o esclusioni a condizioni irragionevoli o legate all'origine dei prodotti o dei fornitori di servizi, affidando la vigilanza sulle gare a servizi governativi centrali.
Il regolamento prevede inoltre lo snellimento delle procedure per la risoluzione delle controversie nonché il rafforzamento dei meccanismi per la protezione dei diritti e degli interessi legittimi dei soggetti di mercato, tra cui i diritti di proprietà intellettuale, fissando il principio che lo Stato protegge tutti i soggetti di mercato, i quali hanno titolo a beneficiare delle politiche pubbliche di sostegno e incentivazione su un piano di parità.
Il Governo intende in questo modo introdurre principi di equità, stabilendo in maniera univoca che le società straniere e nazionali debbano essere trattate equamente e che tutti i soggetti sul mercato abbiano gli stessi diritti, indipendentemente dalla proprietà. Infine, all’articolo 15 si sanciscono misure specifiche in materia di protezione della proprietà intellettuale